Sabato 1 Ottobre 2011 una delegazione di Graces composta da Matteo Toniato, Presidente dell'associazione e da Nicola Furini, Vice Presidente, ha visitato il Festival dell'economia eco-equo solidale organizzato a Verona, in Piazza Isolo, dall'associazione NaturalmenteVerona (www.naturalmenteverona.it).

Matteo e Nicola hanno partecipato con interesse anche alla conferenza "Agricoltura e Sovranità alimentare nella ricchezza locale".
Il gruppo di relatori alla conferenza, moderata da Alberto Bonomo, socio di Naturalmente Verona, era variegato e ben qualificato, nell'ordine degli interventi che vengono proposti in sintesi: 
Francesco Benciolini – Associazione Rurale Italiana – Via CampesinaEuropa
Ha incentrato il suo intervento sulle notevoli differenze fra l'agricolura industrializzata e il modello di agricoltura contadina su piccola scala.
La prima ha bisogno di grandi spazi, macchine, notevoli input esterni, alto utilizzo di chimica e veleni, monocolture ecc la seconda valorizza le persone, i saperi tradizionali, sa tenere conto dei rischi connessi allo sfruttamento della terra e del territorio. Certamente, il futuro non potrà che concentrarsi su quest'ultimo tipo di agricoltura se vogliamo qualità nelle nostre tavole e rispetto ambientale e umano. In loco quindi sarà anche effettuata la rasformazione del prodotto onde garantire la minore invasività possibile sul prodotto della chimica in genere, dall'anti-crittogamico ai conservanti i cui effetti sul nostro corpo non sono ancora ben studiati anche se abbiamo segnali importanti che ci inducono a riflettere seriamente sull'abbandono dell'attività agricola legata solo ai numeri e al profitto.
Tiziano Quaini – A.Ve.Pro.Bi. Associazione Veneta Produttori Biologici (http://www.aveprobi.org/wp/) e Cooperativa Agricola "Primavera"
l'Aveprobi riunisce circa 400 aziende agricole bilogiche del Veneto. Nella nostra regione si registrano solamente 1000 aziende biologiche in totale, un numero basso se cosnideriamo che la media in Italia e di 2000 aziende per regione. 30 anni fa la PAC (Politica Agricola Comunitaria) ha spinto per una specializzazione dell'agricoltura nei vari paesi membri della Comunità Europea. Per cui si è deciso di sovvenzionare con contributi a fondo perduto gli allevatori perchè uccidesero le mucche. Questo perché era stato deciso a tavolino a Bruxelles che l'Italia avrebbe dovuto specializzarsi nell'ortofrutta, la Germania nella zootecnia. Queste scelte hanno prodotto nel tempo un impoverimento del territorio che, fino agli anni 50, 60 era caratterizzato da una notevole varietà di colture e specie, con conseguente semplificazione della biodiversità, pensiamo che in meno di 100 anni abbiamo perso oltre l'80% delle varietà. E per questo esistono enti come l'Istituto Nazionale di Genetica per la Cerealicoltura di Lonigo (VI), un ente pubblico che persegue diversi obiettivi tra cui: L'assistenza tecnica specializzata per la tutela e la difesa del verde pubblico ornamentale e stradale da attacchi patogeni in genere; l'assistenza tecnica specializzata in tutte quelle attività pubbliche e private che comportino l'impiego di fitofarmaci a consistente impatto ambientale;
L'indirizzo e l'organizzazione della difesa razionale delle colture agrarie e della relativa produzione dalle avversità che possono colpirle, con modalità applicative che comportino la riduzione nell'uso degli antiparassitari; Il coordinamento ed il controllo dell'impiego dei fitofarmaci usati dagli agricoltori, con iniziative di difesa integrata, nonché la diffusione con idonei mezzi informativi delle istruzioni operative; L'organizzazione e la gestione di una rete di stazioni agrometeorologiche ad integrazione di quella regionale; La fornitura di dati meteorologici e fitopatologici, sia per uso agricolo che per uso civile. (vedi anche: http://venetoagricoltura.regione.veneto.it/archive/00000279/01/segnalazioni_OI_set03.pdf).
Daniele Degli Innocenti – Università di Verona – Facoltà di Medicina
Oggi ci stiamo alimentando in modo disarmonico con la nostra genetica utilizzando un approccio di tipo "farmacologico" al cibo che non è corretto. Ogni categoria di età sta aumentando in modo drastico l'uso di farmaci per compensare malattie croniche legate ad ua non corretta alimentazione. Infatti, anche se non siamo in grado di percepire la nocività degli alimenti il nostro corpo la sa riconoscere tanto da lanciare sempre più segnali di stress. Basta pensare che, come risultato di uno studio interesante condotto dalla Facoltà di Medicina dell'Università di Verona, una persona su due che utilizza dei servizi sanitari ospedalieri per una qualsiasi ragione registra un qualche stato di infiammazione. Se pensiamo che lo stesso Istituto Italiano Tumori ha acclarato che "solo" una alimentaione più ricca di frutta e verdura locale e di stagione ha permesso di registrare un notevole calo dei tumori al seno registrati fra le donne in Italia, possiamo comprendere l'importanza di un agricoltura costruita su piccola scala, capace di produrre, trasformare e distribuire i propri prodotti in loco riducendo al massimo o escludendo l'utilizzo di pesticidi, conservanti ecc..(vedi anche: http://www.naturalmenteverona.org/pesticidi-in-agricoltura-cibo-e-salute-delle-persone/). Oggi peraltro esistono strumenti scientifici di alta tecnologia che permettono di certificare "a valle" la qualità e, soprattutto, l'identità dei prodotti agricoli risolvendo tutte le questioni poste dai tanti "furbetti" che spacciano per doc ciò che non é.
Maurizio Sarlo – Comitato Etico Fondazione Mondo Migliore (http://www.fondazionemondomigliore.org/)
La fondazione si ocupa di comunicazione e si propone di coniugare i temi presentati oggi al fne di presentarli e promuoverne la conoscenza al pubblico.
Per fare arrivare questi temi al grande pubblico noi riteniamo che si debbano utilizzare delle metafore, e una tra le più efficaci in tale senso, oggi è il calcio.
Abbiamo in programma di appoggiarci ad alcune figure di calciatori sensibili a queti temi per senisblizzare anche il pubblico più lontano. Qui a Verona siamo in contatto con Pellissier, capitano del Chievo.
Quando si parla di libero mercato, si trascura e si sottovaluta troppo spesso di indicare a quale modello lo si vuole ispirare: l'esperienza dimostra che il modello vincente, quelloche garantisce un socialità diffusa e una tutela solidaristica è quello che ha reso grande il Veneto nel mondo: quello della piccola-media impresa, a misura d'uomo.
Andrea Tronchin – Presidente Naturalmente Verona e di ArcipelagoScec Veneto (www.naturalmenteverona.org).
Naturalmente Verona è una "comunità terrena" in mostra. Prodotti, servizi, saperi e sapori, progetti delle realtà di economia solidale e di consumo consapevole del territorio veronese. Partecipa alla costruzione del circuito della "Solidarietà ChE Cammina SCEC" (www.arcipelagoscec.org).
Andrea ha chiuso la serie degli interventi presentando il progetto "BIO Loc – La cassetta della salute Bio-Solidale", struttrato per dare risposta ai tanti questiti e problemi posti nella conferenza. Risposta costruita insieme a tutti gli interlocutori presenti in aggiunta a Slow Food, Adiconsium, Movimento Consumatori, Federconsumatori, Movimento per la Decrescita Felice Verona e Mutua Auto Gestione Verona. Si tratta di un sistema di P.D.O. (Piccola Distribuzione Organizzata) che ha lo scopo di permettere ai cittadini di fare prevenzione nei confronti delle malattie attraverso un'opportuna alimentazione, attuata con cibi provenienti da produzioni biologiche, sostenibili, stagionali e tradizionali, locali. Ciò attraverso un sistema che parte dal produttore di alimenti e arriva a distribuire gli alimenti e fa informazione scientifico-culturale al consumatore, mettendo al centro di tutta la filiera la salute del cittadino. Il punto di forza di questo progetto è dato da un sostegno scientifico, basato su strumenti e processi d’innovazione in grado anche di tagliare i costi aggiuntivi della distribuzione e trasferire così valore nella qualità e nella salute, con prezzi finali paragonabili a quelli della grande distribuzione. 
MOTIVAZIONI    DEL   PROGETTO
La prevenzione è la nuova opportunità delle produzioni di qualità
Gli alimenti con cui fare la prevenzione delle malattie cronico degenerative, non devono contenere contaminanti soggetti a bioaccumulo, essere ottenuti con tecniche biologiche o ad esse assimilabili, in territori non inquinati, maturati “in pianta” o allevati “al pascolo”, non conservati a lungo. Caratteristiche che devono essere veramente presenti, a ogni produzione, a ogni consegna perché la posta in gioco è la salute del cittadino consumatore: mentre i sensi, le emozioni e la razionalità possono essere facilmente ingannati, il metabolismo, alla fine, presenta sempre il conto. Quindi, La difesa del valore nutrizionale è il primo valore aggiunto del progetto BIOLOC.
L'IDEA
1) L'idea è quella di sviluppare una Rete di Gruppi di Acquisto, con l'acquisto collettivo è possibile ridurre i costi, ciò che serve è, da parte di ognuno degli aderenti, un po' di disponibilità di tempo per aderire alla Rete e comunicare ai responsabili le proprie esigenze alimentari sulla base dell'offerta della Rete BIOLOC.
2) L'offerta che viene proposta è: una serie di cassette, ogni cassetta è tarata sul fabbisogno alimentare equilibrato per una persona media per ogni tipo di alimenti (cereali, frutta, verdura, latticini, carne), ogni singolo consumatore può comporre il proprio paniere di alimenti oppure usufruire dell'offerta complessiva (il Paniere della salute) costituito da una serie di alimenti secondo una dieta bilanciata sulla base delle indicazioni della facoltà di Medicina di Verona. L'offerta comprende, oltre alle cassette miste anche la consegna di cassette monoprodotto.
3) La cerificazione: il sistema di certificazione svolge un ruolo fondamentale e si basa su tecnologie di indagine proprie del settore medico farmaceutico, (es. la risonanza magnetica e la biologia molecolare), la certificazione biologica e l'autocertificazione locale per conoscenza diretta e “schedatura” delle Aziende della Rete BIOLOC.
L’informazione e la formazione del cittadino/consumatore .
È il secondo valore aggiunto della Rete BIOLOC: per non perdere ogni rapporto non solo con la cultura del cibo ma anche, e soprattutto, con la campagna e i suoi sistemi di produzione.  L’azione informativa e formativa vuole essere costante e durare nel tempo, allo scopo di tenere viva l’attenzione del cittadino sul ciò che mangia. Occorre dare alle famiglie informazioni su come gestire i cibi e come cuocerli, con ricette la cui preparazione possa conservare il più possibile o valorizzare le proprietà nutrizionali degli ingredienti. Sempre tenendo presente che il tempo da dedicare alla loro preparazione deve essere ridotto al minimo ma deve dare la massima soddisfazione edonistica: il cibo non deve essere vissuto come una terapia, ma come un piacere da cui trarre notevoli vantaggi spesso non monetizzabili.
Sebbene il costo iniziale sia leggermente più alto di quello riscontranile nella GDO, il nostro obiettivo  è, grazie ad una massa critica di consumatori, arrivare ad un prezzo medio del paniere “per la salute” paragonabile a quello “industriale” se non addirittura più conveniente. Vogliamo che il cibo di qualità possa arrivare sulla tavola di tutti e non solo dei più abbienti. 
COME    FUNZIONA    IL   PROGETTO
1) A livello di Provincia di Verona vengono creati dei Gruppi di Acquisto afferenti ad un responsabile locale che ha il compito di raccogliere gli ordini del proprio Gruppo. I singoli che desiderano partecipare al progetto acquistando le cassette saranno messi in comunicazione con il Gruppo d'Aquisto a loro più vicino.
2) Secondo una periodicità concordata, gli ordini vengono trasmessi alla Rete BIOLOC tramite il sito o lista mail, che provvederà a reperire e preparare i prodotti delle Cooperative Agricole Biologiche Primavera e Cà Magre della Provincia di Verona (più di un centinaio di agricoltori locali)
3) I prodotti vengono consegnati ad ogni Gruppo di Acquisto, nel posto e all'ora concordati con il Gruppo stesso (qualcuno del gruppo si rende disponibile per il ricevimento e la distribuzione interna delle cassette).
La    Rete   BIOLOC    è  composta   da
Produttori biologici: Coop. Agricola biologica Primavera, Coop. Agricola Biologica Cà Magre, Produttori biologici dei presidi Slow Food
RES Naturalmente Verona – Arcipelago SCEC
Slow Food 
Università di Verona – Facoltà di Medicina
AVEPROBI 
Gruppi di Acquisto della Rete BIOLOC
SOSTENGONO    L'INIZIATIVA
Associazioni di Consumatori: Adiconsum, Federconsumatori…
Associazione Rurale Italiana – ARI –  di Via Campesina Europa
Associazione Onlus Villa Buri
Per maggiori INFORMAZIONI o adesione al Progetto
Contatti mail 
Naturalmente Verona: info@naturalmenteverona.org
Contatti Telefonici: 
Andrea 347.466.43.91
Siti web: 

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