Verbale dell''incontro di venerdì 20 gennaio 2006. Presenti: Rita, Pigi, Marco, Claudia, Nicola P., Luca, Eva e Andrea con due amici, Davide, Elena.', 'L'ospite della serata è stato un amico laureato in chimica che lavora nel campo dei detersivi e che si è reso disponibile per venire a fare una lezione su tale argomento, in particolare sui detersivi per tessuti.
I detersivi per tessuti si classificano in:
* Haevy duty: i classici detersivi per lavatrice (polvere, tavolette, liquidi, gelcaps)
* Garmet care: i detersivi per tessuti delicati (polvere, liquidi)
* Ammorbidenti (liquidi)
Inoltre esistono altre tipologie di prodotti che si utilizzano per la detersione dei tessuti:
*Additivi per lavatrice (alla candeggina, sbiancanti all'ossigeno)
* Pretrattanti (liquidi, spray)
* Carpet cleaners
* Addolcitori dell'acqua
* Apretti
La classificazione che tutti conosciamo è tra liquidi e polvere.
Le "polveri" sono industrialmente più complicate da produrre, mentre per i liquidi la tecnologia è molto più semplice. I liquidi hanno un contenuto di acqua del 50-60% per cui dal punto di vista ambientale sono "meno ecologici": si imbottiglia e si trasporta acqua! Meglio sarebbero i detersivi concentrati, che però in Italia non hanno mercato.Le polveri a differenza di quanto si crede, lavorano in modo ottimale a 40°C (se vediamo residui dopo il lavaggio non sono i tensioattivi ma possono essere sali), in ogni caso non è vero che con le polveri si debba lavare a 60°C per forza!Gli ingredienti dei detersivi sono molteplici:
* Tensioattivi: rimuovono gli sporchi grassi perchè hanno una parte affine al grasso che attacca la macchia e una parte affine all'acqua che la trascina via. Il tensioattivo è la parte del detersivo che dà problemi di biodegradabilità (per legge comunque tutti i detersivi hanno una biodegradabilità > 90%).
* Saponi: sono tensioattivi che servono per pulire le macchie e per la loro funzione antischiuma.
* Agenti antischiuma: servono perchè più schiuma c'è meno il detersivo attacca il tessuto (infatti i detersivi per capi delicati fanno generalmente più schiuma per proteggere il tessuto); se un detersivo fa troppa schiuma è possibile che abbiamo sbagliato le dosi oppure che non sia di buona qualità
* Builders: abbattitori della durezza dell'acqua.· Sali alcalini: mantengono il bagno di lavaggio a pH di circa 10,5 per migliorare la detergenza (gli sporchi sono acidi).
* Sistema sbiancante: rimuove gli sporchi "ossidabili" come macchie di vino, caffè, the. Nei detersivi in polvere sono perborati, percarbonati, attivatori di ossidazione; nei detersivi liquidi è acqua ossigenata. E' interessante sapere che tali macchie non vengono eliminate dal tessuto come quelle grasse, ma vengono solo rese "invisibili" dal sistema sbiancante. Meglio controllare che sui nostri detersivi siano contenuti percarbonati e non perborati in quanto sui perborati sono in corso verifiche di tossicità .· Sbiancanti ottici: aumentano il "grado di bianco" che l'occhio umano percepisce depositando sul tessuto delle molecole che riflettono la luce (sono anche detti azzurranti); per tale motivo sarebbero efficaci solo sui capi bianchi e non sui colorati.
* Enzimi: servono per rimuovere gli sporchi specifici che non verrebbero eliminati in nessun altro modo (sangue, erba, cioccolato).· Agenti antirideponenti: mantengono lo sporco nel bagno di lavaggio.
* Inibitori del trasferimento di colore
* Profumi: servono per rendere il capo profumato, sono una parte molto costosa del detersivo e sono generalmente molto ricercati. Anche se di provenienza naturale, alcuni profumi sono potenziali allergeni (di recente una normativa obbliga di dichiarare tali componenti profumate che rientrano nella categoria dei potenziali allergeni).
Nei detersivi liquidi inoltre si trovano:
* Solventi
* Idrotropi: per stabilizzare la formula
* Viscosizzanti
* Stabilizzanti degli enzimi
* Conservanti
* Estetici: coloranti, opacizzanti
Dal punto di vista "ambientale" come abbiamo detto i tensioattivi sono la parte che crea problemi. I tensioattivi si ottengono dai derivati dal petrolio oppure hanno origine naturale (olio di cocco ad esempio). In ogni caso è bene sapere che i tensioattivi naturali:
* necessitano di trattamenti chimici per la loro estrazione e successivo utilizzo nel detersivo
* possono avere problemi di biodegradabilità come i tensioattivi di sintesi, in quanto dal punto di vista chimico sono la stessa cosa, pur avendo diversa provenienza.
Quindi è importante capire che "naturale" non significa per forza "biodegradabile al 100%", significa però che vengono estratti da fonti rinnovabili e non da una fonte come il petrolio, che è, come sappiamo, non rinnovabile.Gli ammorbidenti lavorano lasciando sulle fibre delle molecole cariche positivamente che respingendosi l'una dall'altra, rendono la fibra più "gonfia". L'ammorbidente va aggiunto a fine lavaggio perchè altrimenti inibisce il potere lavante del detersivo.
Insomma, la "morale della favola" è: non esistono detersivi veramente e completamente ecologici (anche quelli con tensioattivi di origine naturale inquinano). Quello che possiamo fare è:
1. usare meno detersivi (di solito bastano modiche quantità ); inoltre, da prove eseguite sul "campo", qualcuno ha verificato che alcuni capi si lavano bene anche senza detersivi (magari però con acqua calda o molto calda) e in fin dei conti era quello che facevano le nostre nonne (o bis-nonne, per i più giovani);
2. auto prodursi detergenti in casa (esistono molte ricette per farlo, vedi per esempio sul sito www.bilancidigiustizia.it). Non avremo i risultati con gli effetti speciali dei normali detersivi, ma avremo almeno rispettato l'ambiente.
E ognuno faccia la scelta che ritiene di poter fare!!!
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